I giardini
nascosti
Amo la libertà de' tuoi
romiti
vicoli e delle tue piazze deserte,
rossa Pavia, città della mia pace.
Le fontanelle
cantano ai crocicchi
con chioccolìo sommesso: alte le torri
sbarran gli
sfondi, e, se pesante ho il cuore,
me l'avventano su verso le
nubi.
Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s'intrecciano
a labirinto; ed ai
muretti pendono
glicini e madreselve; e vi s'affacciano
alberi di gran fronda, dai
giardini
nascosti. Viene da quel verde un fresco
pispigliare d'uccelli,
una fragranza
di fiori e frutti, un senso di rifugio
inviolato, ove la
vita ignara
sia di pianto e di morte. Assai
più belli
i bei giardini, se nascosti: tutto
mi pare più bello, se lo vedo
in sogno.
E a me basta passar lungo i muretti
caldi di sole; e perdermi
ne' tuoi
vicoli che serpeggian come bisce
fra verzure d'occulti orti da
fiaba,
rossa Pavia, città della mia pace.
di
ADA
NEGRI