Come titolo prendiamo in prestito una ipotetica partita amichevole di calcio europeo
finita, dopo un gran bel gioco da ambo le nazionali (ben 6 -seppur
ipotetici- goals) in, felice per tutti, perfetta parità. Meno scherzosamente,
specifichiamo che queste pagine non intendono avere, ovviamente, nessuna valenza didattica.
Sono messe online solo per permettere a noi italiani che abbiamo
conosciuto nuovi amici che partecipano alle chat o ad es. usano ICQ
scrivendo dalla
Polonia, quindi sforzandosi di farlo nella nostra lingua, di poter scrivere a
nostra volta qualche parola o semplice frase nella lingua 'polish', nell'intento di fare cosa affettuosa verso i nostri nuovi netfriends polacchi. La lingua
della 'Poland' è molto difficile per noi italiani, o almeno lo è nella
misura in cui ci approcciamo ad un idioma che non utilizza un alfabeto
comune al nostro. Le lettere della lingua polacca non sono infatti 21 come
da noi, non
26 come in quelle anglofone ma ben 34, ci sono quindi dei caratteri in più
rispetto alla nostra lingua, e la pronuncia di questi cambia anche a
secondo di come sono abbinati. Alcuni caratteri dell'alfabeto
polacco sono la ś, ć,
ł, ż, ó, ą etc. Ad
es. se noi leggiamo il nome di
un nostro interlocutore in chat, che si firma Małgorzata
possiamo pensare all'orzata da bere, o al Malgor quale il nome di una
medicina da assumere quando ti fa (molto!) male la 'gor' ;-) ...in realtà si pronuncia,
inspiegabilmente per noi, Maurosgiada, e continua a non aver nessun
collegamento con gli italiani nomi propri: maschile 'Mauro' né con quello
femminile 'Giada', è semplicemente l'equivalente del nome di battesimo di
una mia zia paterna ( 'Margherita' n.d.r.).
Giusto per curiosità, questo è l'alfabeto completo:
Lettere maiuscole
A, Ą, B, C, Ć, D, E, Ę, F, G, H, I, J, K, L, Ł, M, N, Ñ,
O, P, R, S, Ś, T, U, V, Ó, W, X, Y, Z,
Ż, Ź.
Lettere minuscole
a
-
ą
- b
-
c
- ć
- d
- e
-
ę
- f
-
g
- h
-
i
- j
- k
- ł
- m
- n
-
ń
- o
- ó
- p
- r
- s
- ś
- t
- u
-
w - v
- x
- y
- z
- ż
- ź.
Alcune semplici parole
Partiamo dalla prima in assoluto: il saluto informale 'Ciao'. Si
scriverebbe con la ś e la ć,
esattamente 'Cześć' ma noi, non potendo utilizzare con
facilità i loro caratteri peculiari avendo una tastiera con
layout italiano scriveremo più semplicemente -con la quasi certezza di
essere capiti- 'Czesc', di seguito altre semplici parole o brevi frasi:
Ciao = Czesc (si scrive: Cześć - si pronuncia: )
Come ti chiami? = Jak masz na imie? (si scrive: jak masz na imię
- si pronuncia: gliach marsc na imie)
Come stai? = Jak sie masz? (si scrive: jak się masz - si
pronuncia: gegn quie)
Grazie = Dziekuje (si scrive: dziękuję
- si pronuncia:)
Prego = Prosze (si scrive: proszę - si
pronuncia: prosce)
Se conosci la lingua polacca e vuoi collaborare
alla stesura di questa pagina,
il tuo prezioso aiuto
sarà molto gradito.
(info @ heoos . org)
NEWS
Walesa sarebbe pronto a lasciare Solidarnosc
VARSAVIA - 12 Aprile 2005
Sarebbe pronto a restituire la sua tessera Lech Walesa, il fondatore
storico del sindacato polacco Solidarnosc. Il motivo sarebbero le
divergenze fra lui e l'attuale dirigenza sulla partecipazione del
presidente polacco Aleksander Kwasniewski, alle celebrazioni per i 25 anni
di Solidarnosc, previste per fine agosto prossimo a Danzica. Walesa e
Kwasniewski, avversari dal 1995 quando il candidato della sinistra e'
prevalso su Walesa nelle presidenziali, hanno fatto pace solo venerdi'
scorso a Roma durante il funerale di Papa Giovanni Paolo II. Ieri Walesa a
sorpresa ha dichiarato di avere intenzione di invitare Kwasniewski alla
cerimonia del 25/mo di Solidarnosc, ma l'idea non e' piaciuto all'attuale
dirigenza del sindacato.
PAPA: si riconciliano a Roma i polacchi Kwasniewski e Walensa
CITTA' DEL VATICANO - 08 Aprile 2005
Davanti alla bara di Giovanni Paolo
II si sono riconciliati il presidente polacco Aleksander Kwasniewski e il
suo predecessore Lech Walensa. Lo ha annunciato oggi lo stesso Kwasniewski
al suo ritorno a Varsavia da Roma. 'Il papa ha ottenuto ancora una
vittoria - ha detto Kwasniewski - durante il nostro soggiorno a Roma con
l'ex presidente Walesa, abbiamo aperto un dialogo sulla Polonia. Giovanni
Paolo II sarebbe fiero di noi".
RITIRO POLACCO DAL 2005
VARSAVIA - 15 Ottobre 2004
«Non resteremo in Iraq
un'ora in più di quanto sia ragionevole». Lo ha detto il primo ministro
della Polonia Marek Belka in un discorso in Parlamento prima del voto di
fiducia al suo governo di minoranza. «Non resteremo in Iraq un'ora in più di
quanto sia ragionevole e di quanto sia necessario per centrare l'obiettivo
della nostra missione: restituire l'Iraq al popolo iracheno e dare sicurezza
al mondo», ha detto Belka. La prima riduzione del contingente polacco di
2.500 soldati prenderà il via all'inizio del 2005. Negli ultimi tempi
Varsavia aveva parlato del ritiro dall'Iraq in termini generici, ponendo
comunque come termine ultimo la fine del prossimo anno.
[ Fonte: Corriere della
Sera 15/10/04 ]