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Mercedes-Benz, Audi, Volkswagen e Jeep lanciano un'iniziativa
congiunta sulla tecnologia Diesel BLUETEC.
Al recente Motor Show di Los Angeles, Daimler Chrysler, Audi e Volkswagen hanno
annunciato l'intenzione di voler utilizzare sul mercato americano la
denominazione BLUETEC per indicare vetture e SUV dotati di motori Diesel
particolarmente ecologici ed efficienti. Ciascuna delle Case automobilistiche
coinvolte nell'iniziativa continuerà a lavorare autonomamente, nell'ambito del
progetto comune BLUETEC, allo sviluppo di proprie soluzioni tecniche per
rispettare le più severe normative sulle emissioni a livello mondiale.
L'ultimo studio J.D. Power, "Global Outlook For Diesel", prevede che la quota di
immatricolazioni di veicoli Diesel in Nord America aumenterà entro il 2015 del
15%. Su questi presupposti, Mercedes-Benz, Audi e Volkswagen hanno deciso di
espandere la propria gamma di veicoli a gasolio sul mercato USA. Le tre Case
automobilistiche sono convinte che i moderni motori Diesel svolgeranno un ruolo
determinante assicurando consumi ridotti e rispetto dell'ambiente. Grazie alla
coppia elevata, ai ridotti costi di gestione, alla robustezza e alla elasticità
questi propulsori possiedono tutte le qualità che i Clienti americani dimostrano
di apprezzare maggiormente.
Con un consumo di carburante significativamente contenuto, inferiore del 20-40%
rispetto ai motori benzina di pari cilindrata, questi Diesel particolarmente
puliti hanno il potenziale per soddisfare le più severe normative sulle
emissioni nel mondo, combinando efficienza ed ecologia con un elevato piacere di
guida.
Cos'è il BLUETEC?
Con la denominazione BLUETEC vengono definiti i motori Diesel dotati di un
sistema di trattamento dei gas di scarico che rispettano persino le più severe
normative sulle emissioni del mercato americano. Il sistema BLUETEC serve in
particolare a ridurre gli ossidi d'azoto (NOx) cioè gli unici componenti dei gas
di scarico che, nei motori a gasolio, a causa del loro principio di
funzionamento, si mantengono ancora al di sopra dei valori dei motori benzina.
In questo modo sarà possibile rispettare in futuro anche i limiti
particolarmente severi sulle emissioni vigenti in California.
In base alla categoria del veicolo, si possono utilizzare diversi sistemi di
riduzione degli ossidi di azoto. Ad esempio, si possono associare un
catalizzatore ossidante e un filtro antiparticolato con un catalizzatore ad
accumulo NOx perfezionato e particolarmente duraturo. Esistono anche altre
possibilità, ancora più efficaci. Per esempio si può utilizzare l'additivo a
base acquosa AdBlue che viene polverizzato nei gas di scarico e, all'interno del
catalizzatore SCR, libera ammoniaca. Quest'ultima rappresenta la sostanza attiva
e il principale componente del processo che si svolge all'interno del
convertitore catalitico SCR. Durante il processo chimico successivo, gli ossidi
d'azoto vengono trasformati in innocuo gas d'azoto e vapore acqueo. BLUETEC è un
marchio del gruppo DaimlerChrysler, già utilizzato per le vetture ed i veicoli
industriali Mercedes-Benz. In futuro, la denominazione BLUETEC verrà applicata
anche ai motori Diesel ecologici di Audi, Volkswagen e Jeep commercializzati
negli Stati Uniti.
Volkswagen
Il Gruppo Volkswagen, con sede a Wolfsburg, è uno dei principali gruppi
automobilistici del mondo, il maggiore produttore europeo di automobili e, a
livello mondiale, offre lavoro a circa 345.000 dipendenti. Nel 2005 gli otto
Marchi del Gruppo hanno venduto ben 5,243 milioni di veicoli in oltre 150 Paesi,
cioè il 9,1% del mercato globale. Il fatturato del Gruppo è cresciuto nel 2005 a
95,3 miliardi di Euro. Il Gruppo Volkswagen è presente con 44 impianti di
produzione in undici Paesi europei e in altri sette Stati tra America, Asia e
Africa. Ogni giorno in tutto il mondo vengono prodotti più di 21.500 veicoli. Al
Gruppo Volkswagen appartengono i marchi Volkswagen, Audi, SEAT, Skoda,
Volkswagen Veicoli Commerciali, Bentley, Bugatti, Lamborghini e, tra le altre
attività, Volkswagen Financial Services.
compro CATALIZZATORE di marmitta catalitica.
RAME
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compro CATALIZZATORE-di-marmitta-catalitica-RAME
RAME
http://roma.vivastreet.alice.it/usato-ricambi-auto+roma/catalizzatore-di-marmitta-catalitica/6962089
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La marmitta catalitica è un dispositivo catalizzatore montato sull'impianto di scarico di un motore a combustione interna (una classe particolare di
catalizzatori è rappresentata dai catalizzatori per trasferimento di fase, che permettono la reazione fra composti in fasi distinte, che non potrebbero
reagire altrimenti).
Tale elemento funge da abbattitore delle emissioni nocive di gas di scarico
del motore, favorendo la completa ossidazione e riduzione dei gas di
scarico, inoltre contribuisce assieme al silenziatore a ridurre il rumore di
scarico.
L'abbattimento consiste nel promuovere, tramite un'apposita spugna di materiale catalitico, la completa ossidazione dei gas di scarico, convertendo gli idrocarburi incombusti (HC), gli ossidi di azoto (NO) e il monossido di carbonio (CO) in anidride carbonica (CO2), acqua (H2O) e azoto
(N2).
Il convertitore catalitico
L'elemento attivo nella depurazione dei gas di scarico emessi da un motore termico (alimentazione: diesel, gas naturale, propano, biogas, benzina,
biodiesel, olio vegetale). Un catalitico può essere ossidante o trivalente, un catalitico ossidante può essere usato anche in applicazioni speciali quali abbattimento odori da torrefazione di caffè o riduzione di idrocarburi nel trattamento di terreno
inquinato.
Costruzione
È costituito da un corpo dotato di centinaia di piccoli canali (CPSI channels per square inch o canali per pollice quadro) oppure in passato da
sferette di ceramica che permettevano il passaggio del gas di scarico attraverso gli interstizi, questo corpo può essere in metallo oppure in
ceramica. Su di esso viene depositato uno strato aggrappante e poi viene depositato per impregnazione e successiva cottura in forno il metallo nobile
(Platino, Palladio, Iridio), in quantità ben determinate.
Dimensioni
Il dimensionamento di un catalizzatore, convertitore catalitico (depuratore catalitico) avviene in relazione ai parametri:
- Potenza del motore,
- Portata e temperatura dei gas.
- Carburante, tipo di alimentazione.
- Inquinanti da abbattere (CO, HC, NOx, aldeidi, odori).
- Livello degli inquinanti iniziali in rapporto al livello da raggiungere dopo il catalizzatore.
- Massima contropressione ammessa.
Tipologia
Generalmente assume forme diverse a seconda del tipo di veicolo:
a.. Elemento catalizzatore (marmitta catalitica compatta), questo non è altro che un corpo cilindrico da inserire lungo lo scarico, fino all'ingresso del silenziatore, senza alterare la struttura e forma del sistema di scarico.
b.. Marmitta catalitica, è un corpo di dimensioni simili al silenziatore, ma di dimensioni piu contenute e posizionato tra il collettore di scarico e
il silenziatore.
3 tipi di convertitore
a.. Solo ossidante (detto Two-way in quanto agisce sui due principali inquinanti): usato per i motori diesel e motori a gas, a base di Platino e/o Palladio, in grado di ridurre monossido di carbonio ed idrocarburi
incombusti. b.. Ossidante e riducente (detto three-way in quanto agisce sui tre principali inquinanti): impiegato nei motori a benzina ed a gas con combustione stechiometrica e dotati di controllo lambda si differenzia a sua volta in due tipi: a ciclo chiuso o a ciclo aperto.
a.. Il catalizzatore a ciclo aperto ha un rendimento non costante in
funzione del regime del motore. È importante la presenza di ossido di cerio
(CeO2), che immagazzina l'ossigeno in eccesso nei gas di scarico in
condizioni di miscela magra. Successivamente viene rilasciato durante le
fasi di miscela ricca per ossidare CO e idrocarburi incombusti e
trasformarli in elementi meno inquinanti. b.. Il convertitore catalitico a ciclo chiuso è in grado di ottimizzare la conversione grazie alla sonda lambda, che inviando la rilevazione dell'O2 ad una centralina elettronica, permette a questa di variare la quantità di benzina immessa nella camera di scoppio, in modo da riportare il rapporto di miscela (kg aria/kg combustibile) entro l'intervallo di efficienza ottimale
del catalizzatore o meglio conosciuto come lambda 1.
(ci sono sostanze che invece di aumentare la velocità di reazione, la
diminuiscono. Questi composti vengono definiti impropriamente catalizzatori
negativi mentre il vero appellativo è inibitori).
Sonda Lambda
La sonda lambda è necessaria per conoscere se i gas di scarico presentano del combustibile incombusto, il quale porta a rovinare il catalizzatore e a
renderlo inutilizzabile.
Principio di funzionamento di una sonda lambda
La sonda Lambda è in grado di rilevare la concentrazione di ossigeno all'interno dei gas di scarico; precisamente il valore di lambda, appunto,
che sta ad indicare il rapporto tra l'aria e la benzina: il valore sarà pari ad uno se la combustione è stechiometrica, sarà minore di uno se è in
eccesso di benzina, e maggiore di uno se è in eccesso d'aria. La sonda trasmette poi come segnale elettrico alla centralina che regola l'immissione
di carburante e aria all'interno della camera di combustione. Le sonde si differenziano in base al tipo di ceramica utilizzata.
-Sonda lambda al diossido di zirconio
La superficie esterna dell'elemento in diossido di zirconio è a diretto contatto con i gas di scarico, mentre la superficie interna lo è con
l'atmosfera. Entrambe le superfici sono rivestite di un sottile strato di platino. L'ossigeno in forma ionica attraversa lo strato ceramico e carica
elettricamente lo strato di platino che quindi si comporta come un elettrodo: il segnale elettrico che viene generato è raccolto dal cavo di
connessione in uscita dal sensore.
L'elemento in biossido di zirconio diventa permeabile agli ioni di ossigeno alla temperatura di circa 300°C. Quando la concentrazione dell'ossigeno è
diversa sulle due superfici del sensore, viene generata una tensione grazie alle particolari proprietà fisiche del biossido di zirconio. Con una miscela
povera la tensione del segnale è bassa mentre con una miscela ricca è alta.
Il tipico cambiamento dell'intensità del segnale avviene quando il rapporto aria-benzina è di 14,7 a 1 (14,7 parti di aria verso 1 parte di benzina) e
viene chiamato Lambda 1. Questo rapporto è considerato anche indice di completa combustione (da qui il nome di sonda lambda).
Il sistema di controllo della miscela aria-benzina viene pilotato dalla sonda lambda che inizia ad operare sopra i 300°C. L'elemento sensibile
richiede un certo tempo di riscaldamento e per questo motivo la maggior parte delle sonde lambda hanno al loro interno un riscaldatore in ceramica
che riduce sensibilmente il tempo di attivazione.
Sonda lambda al diossido di titanio
L'elemento in diossido di titanio non produce un voltaggio come quello allo
zirconio. Nell'elemento in diossido di titanio la resistenza elettrica varia
in rapporto alla concentrazione di ossigeno. A Lambda 1 (rapporto
stechiometrico) si verifica una significativa variazione della resistenza.
Applicando un opportuno valore di tensione alla sonda al titanio si può misurare un voltaggio in uscita che è in relazione con la concentrazione di ossigeno nei gas di scarico. A differenza del tipo allo zirconio, quello al titanio non richiede aria di riferimento e quindi le dimensioni dell'elemento sensibile sono più piccole.
I sensori all'ossido di zirconio ed all'ossido di titanio non sono
intercambiabili sia per le dimensioni che per le differenti strategie di
controllo che vengono utilizzate per valutare il segnale del sensore.
Il motore
Il motore per poter utilizzare tale elemento, senza perdere in modo
eccessivo le sue prestazioni, deve avere determinati accorgimenti:
- Deve utilizzare un incrocio delle valvole leggermente maggiore, così
come l'anticipo d'apertura per le valvole di scarico, dato che il
catalizzatore per via delle sue caratteristiche costituisce una strozzatura,
che rallenta la fuoriuscita dei gas di scarico. - Avere un controllo della combustione dettagliato e preciso, con l'utilizzo di unità di controllo in modo da poter regolare (grazie all'utilizzo della sonda lambda) sia il rapporto stechiometrico per non rovinare il catalizzatore con il carburante incombusto, che la fasatura
d'accensione, in modo da garantire sempre una combustione ottimale e
completa.
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