Libertà
di Laerte NERI
No amico, io non ne voglio
tanta di libertà. No amico, io mi accontento sai.
Troppa libertà fa male, il
mare è pericoloso, è immenso e ti ci perdi dentro.
Io voglio la mia piscina,
la mia fetta di libertà amico, ne avrò pur diritto, Cristo!
Che
sapore ha la libertà? Che odore? Che colore? Ho conosciuto un uomo che l’ha
vista la libertà. Jimmy, Jimmy che stronzo,
si, lui l’ha vista la libertà.
30 anni dentro s’è fatto Jimmy, 30 anni dentro, non me l’ha mai detto
quello che ha fatto.
Ma per 30 anni, cazzo, devi aver fatto proprio una bella
stronzata. Comunque, un bel giorno mi arriva un lettera,
davanti c’è scritto
solo Jimmy. La apro e c’è un foglio di carta tutto stropicciato, tutto
scritto e nel mezzo scritto
di blu “Harry, l’ho vista, ho visto la libertà Dio, è“.
Non ha trovato le parole quel... In fondo gli voglio bene….
Poi
l’ho rivisto, siamo stati un mesetto insieme. Mi ha detto che le stava
sempre
cercando le parole, s’era letto 5 o 6 vocabolari ma non aveva
trovato la
parola esatta. Non esiste diceva. Ma comunque, raccontava,
sono uscito, sono
salito sul primo pullman e ho cominciato a pensare
a quello che volevo fare ora.
E cazzo Harry quante cose potevo fare.
E lì l’ho vista, Dio, l’ha libertà.
Era bianca e riscaldava il corpo.
E ci sarei stato ore e ore a guardarla. Ma poi
un bimbetto mi ha
svegliato. Voleva qualche soldo. Ora lo sai che tipo sono.
(Jimmy non hai mai prestato un cazzo a nessuno Harry).
Beh, gli ho dato 2
dollari, due fottuti dollari, a me che non mi è
rimasto quasi niente. Ancora
questa cosa non me la spiego.
E in quel momento stavo bene, Harry stavo bene,
poteva succedere tutto,
e io sarei stato bene. Avevo capito che non c’era
bisogno di fare niente.
Jimmy è morto ora. Ma da quel giorno non è stato più
lo stesso.
S’è anche sposato. Dio, che effetto Jimmy sposato. Brava donna
Lisa,
certo un po’ strana ma….
Io
invece la libertà me la sono sempre immaginata. Di notte.
Quando tutti vedono
la stessa cosa. Buio. E’ un cavallo bianco
la mia libertà. E corre come se
stesse scappando da qualcosa.
Forse dalla morte. E corre e corre. Per quanto ne
so io non si
è ancora fermato. Credo si fermerà con me…..
Certo
se ci pensi il modo di Jimmy per vedere la libertà è un po’
troppo faticoso.
Meglio immaginarsela. Chissà che vedrò io.
Una
volta un amico mi ha raccontato una storia.
Diceva sempre che non sei ancora fottuto se hai una bella storia
da raccontare. La sua era una bella storia.
Certo Andrew di cose ne diceva tante, troppe. Ma qualcosa di vero c’era.
Diceva che i problemi col tempo si risolvono da soli.
Cristo…a me non m’è
mai successo così. Diceva che certe
cose non si vedono con gli occhi. E con che cazzo si
vedono Andrew? Col
cuore Harry, col cuore Harry.
L’essenziale è invisibile agli occhi….bel
tipo Andrew.
Ci credeva a quello che diceva…chissà che fine ha fatto Andrew.
C’era
un tipo strano in giro…in qualche posto…in qualche tempo.
Un tipo tutto
vestito di nero, molto elegante, sempre vestito
di nero, tutti i giorni. Capelli
corti neri, occhi neri, occhi
dolcissimi diceva Andrew. Scarpe nere. Camminava
sempre quel tipo.
Dove nessuno lo sa.
Tutti
lo vedevano quando qualcuno moriva. Lui era lì, sembrava esserci
stato da
sempre…Cristo, sempre, sempre. Una
volta Andrew stava andando
in centro. A un certo punto aveva sentito un rumore
di clacson, e un altro
ancora e un altro e poi una frenata e un'altra e un tonfo
sordo. E poi un urlo.
Disperato, un urlo disperato. Una donna che regge il mano
un bambino, con
tutto una chiazza rossa in testa. Piange ora, la madre.
Svegliati Tom, non
dormire Tommy. Tommy era morto. E quel tipo era lì. Fu in
quel momento
che Andrew capì chi era quel tipo. Era la morte. Era triste e
guardava
il bambino da lontano, mentre tutta la folla si accalcava. Poi si girò
e riprese il suo giro. Andrew lo seguì, lo seguì per un po’. Poi a un certo
punto questo tipo si gira, lo guarda e gli chiede –cosa vuoi Andrew?-.
–tu
sei…si…tu…sei…la morte?-. –Alcuni mi chiamano così Andrew- Sorrise la
morte.
Io, scusate se mi intrometto, la morte me l’ero sempre immaginata uno
scheletro con una falce in mano. Poca fantasia mi diceva sempre Andrew.
Aveva
gli occhi buoni la morte. Chi l’avrebbe detto. E chiacchierò un po’
con Harry, la morte. Gli disse che si era innamorato, la morte si era
innamorato di
una donna, si fra una settimana sarebbe morta, lei, e la
morte stava cercando un
modo per morire anche lei, o lui…non lo so come cazzo
la devo chiamare. Diceva
che poi l’avrebbe potuta conoscere. Già, era un bel
problema. Andrew gli
disse che bastava che trovava qualcuno che lo sostituisse.
La morte allora lo
guardò un po’ , gli sorrise e gli disse
– Forse Andrew,
forse amico mio
(chissà com’è essere amico della morte…magari ti fa uno sconto
altri due
giorni ti prego morte…va bene amico…solo perché sei te) hai ragione.
Harry
non lo vide mai più quel tipo. Ma non vide neppure nessun altro che
sembrava
sostituirlo. Forse, pensò Harry hanno trovato un altro modo, anche
lassù
c’avranno le loro tecnologie.
Non
l’ho mai detto a Andrew, ma secondo me quel tipo era più un angelo che
la
morte. E poi non c’aveva la falce.
Chissà
io, dopo 50 anni cosa vedrò domani quando uscirò…..
Laerte Neri
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