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Solo
una luna, una delle tante, che illuminava la scena. Scena
di una vita. <gli
altri attori dovranno essere gli alberi di una foresta > Due specchi, uno di fronte all’altro. Riflettono…forse all’infinito. In
mezzo un uomo, uno dei tanti, sveglio.
E’ nudo. O nuda, non ha importanza.
Addosso un paio di pantaloni neri, e un maglione. Bianco.
Lui è un cattivo, uno dei tanti.
E sta parlando con se stesso e con lo strano individuo che gli è
davanti. -
Ma…ma
è questa la morte? – Silenzio
intorno. <l’uomo guarda verso l’alto, come se si rivolgesse alla luna>.
Nessuno risponde, nemmeno la luna. - Forse, Dio, Dio o chi per lui, ha deciso che io,
ora, in questo luogo, smetta di soffrire? Ora che ho sentito, e ascoltato e mangiato la
bellezza. E’ questa la mia punizione… Io il cattivo, cattivo poi, potrei essere il più
buono di tutti per quello che ho visto. Ho visto…non solo con gli
occhi. In mezzo a questa foresta , con quest’uomo che imita la mia voce, mi vuoi lasciare?
Io, ora che ho voglia di vita, non posso averla…- Piange
l’uomo, lacrime rosse, lacrime amare. E cattive. L’uomo
allo specchio al contrario accenna un sorriso. -
Erano
solo due bambini, ed erano così belli…era bellezza quella,
capisci…bellezza. -
Abbracciati,
sangue caldo su di loro, fucilati così, in quell’abbraccio. Non ho resistito
io, io non sono uno di loro, ma non
potevo andare contro tutti loro. -
Non avevo
che una possibilità. <urla>. Una Sola! E l’ ho fatto. Sono scappato. In
una foresta buia, buia come me. <la
scena si fa un po’ meno scura. Non manca molto all’alba> -
Scappavo
con tutto il mio corpo, forse non solo da loro…ma…<è incerto> da me
stesso…e poi sono inciampato. Forse mi hanno trovato e ucciso…così,
a bruciapelo. <silenzio…prolungato> -
Dove sono
io, ora? E’
questo l’inferno. Sarò condannato a vedermi, a vedere un assassino per tutta
la vita. Ora che voglio cominciare. Cominciare, di nuovo, vivere. Ora che so che
è possibile…<gli attori che erano alberi si addossano attorno all’uomo,
questi cerca di ribellarsi, ma è inutile. Tenta di urlare ma è come soffocato.
E cade giù…a peso morto> E’
spuntato il sole. Due specchi frantumati. Un uomo a terra, sporco di fango. Sta
dormendo. Apre
gli occhi. E’ stranito, si guarda un po’ intorno…come paralizzato. Riesce
ad aprire la bocca. Ma non trova le parole. <si gira verso il pubblico> -
incantato- -FINE-
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