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LA VITA

Luigi Di Benedetto nacque in Abruzzo, ad Introdacqua, paese nelle vicinanze della più nota Sulmona, il 2 Giugno 1889.

La madre Chiara Fasciani morì quando egli era ancora adolescente ed il padre Francesco, poiché le condizioni economiche non erano floride, emigrò nelle lontane Americhe in cerca di lavoro.

Orfano di madre e privo del conforto della figura paterna, rimase affidato alle cure della nonna Rachele, donna che pur di estrazione contadina fu tanto ricca di sensibilità da intuire le capacità del nipote sì da fargli proseguire, pur con grandi sacrifici, il corso degli studi che aveva intrapreso con brillanti risultati.

Frequentò così le classi ginnasiali presso il Seminario di Sulmona.

Quando però si trattò di frequentare il corso liceale, il problema della mancanza di mezzi si ripresentò per la nonna Rachele in modo ancora più drammatico. Ma giunse in soccorso all'intelligenza dell'ormai giovinetto la volontà ferrea dello stesso. Egli si preparò da solo, facendo tesoro dei pochi testi che gli furono prestati dal Parroco del paese natio. Sostenne gli esami di maturità classica presso il liceo statale aquilano e, pur essendo privatista, li superò a pieni voti.

Luigi Di Benedetto si iscrisse poi alla Facoltà di Lettere dell'Università di Roma e, pur non potendo frequentare regolarmente i corsi, si laureò, dopo i quattro anni regolamentari, con centodieci e lode con una tesi in Filologia Romanza, di cui fu relatore l'illustre prof. Ernesto Monaci.

Intanto era scoppiata la prima Guerra Mondiale ed egli, dopo aver frequentato il corso allievi ufficiali presso l'Accademia Militare di Modena da cui era uscito col grado di sottotenente, vi partecipò dall'ottobre 1917 all'agosto 1918. Fu congedato dall'esercito nell'estate del 1919.

Nello stesso anno sposò Marianna Susi che pur non essendo colta lo spronò e lo sostenne moralmente negli studi, pur conscia ch'essi erano avari di vantaggi economici. Dal matrimonio nacquero sei figli: Guido, morto prematuramente, Virgilio, Clara, Adele, Marisa e Brunilde.

Iniziò il suo curriculum di insegnante di Materie Letterarie negli istituti di istruzione secondaria nel 1920 a Lanciano; dal 1921 al 1923 fu a Chieti.

Nell'anno scolastico 1924-25 insegnò a Salerno e successivamente fu trasferito a Napoli presso l'Istituto Tecnico "Diaz" dove per dodici anni fu maestro di folte schiere di allievi, molti dei quali raggiunsero i più alti gradi della scala sociale.

Dall'Ottobre 1937 al 30 Settembre 1959, giorno del compimento della sua carriera scolastica, insegnò presso il Liceo Scientifico del Collegio Militare "Nunziatella" di Napoli.

All'atto del collocamento a riposo il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito gli fece pervenire una commovente lettera di saluto, nella quale, tra l'altro, lo ringraziava "per l'encomiabile opera educativa svolta a favore degli allievi dell'Istituto "Nunziatella" con dedizione completa che tanto ha contribuito a tenere in vita quella salda tradizione di educazione scolastica e militare di cui giustamente essa si onora".

Contemporaneamente il Ministro della Pubblica Istruzione lo insigniva della medaglia d'oro per meriti didattici.

Ma il riconoscimento più prestigioso al suo intenso e costante impegno scientifico sul piano della ricerca, dell'interpretazione e della sistemazione dei testi della Letteratura Italiana soprattutto delle Origini gli venne dall'apposita Commissione di esami che gli attribuì la Libera Docenza in Letteratura Italiana nel 1942.

Egli, dopo aver tenuto alcuni corsi liberi presso l'Università di Napoli, ebbe l'incarico presso l'Istituto Superiore di Magistero di Salerno: dal 1947 al 1955 per la Letteratura Italiana e dal 1956 al 1958 per la Storia della Lingua Italiana.

Nello stesso periodo fu nominato Presidente di numerose Commissioni di concorso per docenti.

Luigi Di Benedetto, dopo una vita spesa per la famiglia, per la cultura, per la Patria, è morto a Napoli il 15 Gennaio 1971.

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